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Quei Napoletani da ricordare  (vol. 1)

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Cap.42
Il menestrello di star e vip
Guido Lembo

Caprese, cinquant'anni, sposato con due figli, Guido Lembo nasce come chitarrista in un locale tutt'ora esistente, il Guarracino (alle spalle della piazzetta di Capri), locale ancora di proprietà dei suoi fratelli e oggi suoi concorrenti.
Nel 1993 Guido ha la fortuna di andare al Maurizio Costanzo show, dove si mette in mostra come un tipo audace, intraprendente. Così, indebitandosi per 740 milioni di lire, mette le mani su di in un vecchio deposito abbandonato sotto l'albergo La Palma.
Nasce (aprile del '94) una taverna che chiama Anema e core, la sua canzone preferita. In pochi mesi Lembo, pur aumentando vertiginosamente i prezzi, raggiunge uno straordinario successo. La fortuna del locale è legata alla circostanza che a Capri non esistono vasti ambienti, mentre invece nella nuova taverna lo spazio non manca. Altra caratteristica vincente: l'atmosfera di trasgressione e l'invincibile voglia di baldoria che avvince gli ospiti non appena varcata la soglia del magico locale. Lo spettacolo del seno della Ferilli o di Alessia Marcuzzi, o delle splendide gambe al vento di Emma Marcegaglia, la severa ex presidentessa dei giovani industriali, rimane indimenticabile. La frequentazione del locale è ricca di vip provenienti dallo spettacolo, dal giornalismo e dalle professioni.
Transitano per Anema e Core personaggi come Fossa, Della Valle, Montezemolo, Merloni, Fede, Mentana. Ed inoltre la Fenech, Naomi Campbell e, quest'anno, la duchessa di York, (venuta per due sere consecutive) la sanguigna Sarah Ferguson.
Il locale è aperto da Pasqua a novembre. Durante i mesi invernali, Guido si divide invece tra le apparizioni tv (Buona Domenica e Quelli del Calcio) e le esibizioni nei locali di Napoli e Roma. Alla Anema e Core bastano trenta minuti di musica dal vivo per riscaldarsi. Sicché decine di signori e signore di mezza età, oltre a baldi giovanotti, finiscono per ballare ritmi frenetici sui tavoli del locale. Cori poderosi si innalzano al ritmo di mambo e cha cha cha, mentre un gigantesco karaoke supera di molti decibel la tolleranza dell'orecchio più impenetrabile. La chiave del successo è proprio l'atmosfera di divertimento, la gente che canta e mima riti orgiastici pagani che non sono mai tramontati nello spirito e nel costume dei napoletani.
Le canzoni a cui più è legato il Lembo chitarrista e imprenditore sono Anema e core, Era di maggio e Tammurriata nera (immancabile nelle serate capresi), la cui carica erotica scatena e li induce all'azione dei e semidei. I personaggi di riferimento di Lembo? Primo di tutti Roberto Murolo, e poi Carosone e Gegè Di Giacomo per la loro carica trasgressiva. Tra le tante conosciute, la star di Lembo è lei, la Venere nera, la Naomi Campbell per la quale quest'anno ha suonato alle cinque del mattino una romantica serenata in piazzetta e con la quale, ci confida, ha avuto quasi una storia.
La telefonata
PARLA IL CHITARRISTA IMPRENDITORE
E' un investimento sicuro. Mi fido della serietà dei partner
Porterà la sua musica in giro per il mondo, grazie ad una rete di locali che saranno aperti sul modello di quello di Capri. Guido Lembo diventa imprenditore, da oggi la sua taverna è un affare.
D. Come diventa catena di franchising Anema e core?
R. Sono due anni che Maurizio Lullo, responsabile italiano del fondo di investimento internazionale con sede a Ginevra Clear capital, mi sta dietro. Due estati fa mi propose di creare dei locali nel Nord Italia ed oltreoceano, assicurandomi che mi avrebbe lasciato la direzione artistica, la scelta dei gruppi e l'arredamento delle taverne.
D. Il marchio resta suo?
R. Si, Clear capital rileva solo il 40 per cento delle azioni della costituenda Spa. Il locale di Capri rimane di mia proprietà. Da Ginevra arriverebbero 15 milioni di euro, circa 30 miliardi di vecchie lire, quota di partecipazione alla Società per azioni.
D. Cosa l'ha convinta ad accettare l'offerta e a portare avanti l'operazione?
R. In giro per l'Italia stanno nascendo una serie di taverne Anema e Core abusive, ecco perché ho pensato di blindare il marchio ed allargare i miei orizzonti.
D. Ha delle perplessità?
R. Assolutamente, se qualcuno investe circa 30 miliardi di vecchie lire vuol dire che ha le idee chiare.
D. Quali obiettivi vi siete posti nell'immediato?
R. Milano Firenze e New York. Sono queste metropoli che stiamo seriamente prendendo in considerazione per l'apertura delle prime taverne della catena.
D. E la televisione?
R. C'è un format in cantiere, un programma di un'oretta da vendere ad uno dei due poli televisivi italiani. A dire il vero c'è già un pre contratto con un'importante rete televisiva del nostro Paese.
Auguri allora e Ad maiora.


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