Giuseppe Marullo

  Capitolo 3
Opere minori in collezioni private

Vi sono numerose opere da cavalletto rintracciate negli ultimi anni, che senza assurgere alla dignità di capolavori, contribuiscono ad allargare l'orizzonte sull'attività del Marullo, fino agli anni Ottanta noto alla critica quasi unicamente per la sua produzione chiesastica. 
Cominciamo la carrellata con un San Pietro (fig. 71), firmato "Joseph Marullus F", di chiara ispirazione riberiana. Il Santo, riconoscibile per le chiavi, richiama le caratteristiche pittoriche del grande valenzano, dalle mani nodose alla fronte rugosa, mentre il collo, ben esposto, si compiace di esporre le carni flaccide umiliate dallo scorrere del tempo. La datazione dovrebbe essere relativamente alta, prima del decisivo influsso sull'artista delle delicatezze pacecchiane.


Fig. 71 - 72

Una Sant'Agata (fig. 72), in collezione Marsicola a Roma, proveniente dalla raccolta Marshall di Chicago, battuta in asta a Londra come Stanzione e riferibile viceversa con certezza al pennello del Nostro con stringenti somiglianze con la Cleopatra di collezione Hoyos a Rosenburg in Austria.
La Sant'Agata, dalle forme ingenuamente idealizzate, va collocata ad una fase relativamente giovanile. La Cleopatra (fig. 73), pubblicata dalla Knall-Brskovsky in pendant con una Lucrezia, sicuro autografo stanzionesco, è stata collocata nel catalogo del Marullo dallo Schutze, il quale ha sottolineato la differenza di qualità nei riguardi dell'altra tela, mentre nel quadro in esame ha riconosciuto, nel tipo di donna, nel modellato del volto e nella rappresentazione anatomicamente poco convincente del seno nudo lo stile del nostro artista.


Fig. 73 - 74

Somiglianze sono stata riscontrate dallo studioso, oltre che verso la Sant'Agata anche verso la Liberazione di San Pietro di collezione privata di Madrid.
Sul mercato antiquariale salernitano è presente una Maddalena (fig. 74) o forse più probabilmente una Santa Maria Egiziaca dalle forme tornite e dai colori smaglianti, che nel corso del restauro ha evidenziato una serie di dettagli, dagli angioletti in alto a sinistra al caratteristico ovale nel volto della santa, propri dei modi pittorici del Marullo. Un quadro che, per la tavolozza ricca di colori caldi, può essere collocato agli anni Cinquanta, a differenza della Maddalena della chiesa della Sapienza realizzata probabilmente nel 1667.
Ai limiti dell'autografia la Madonna col Bambino ed un santo vescovo (fig. 75), passata in asta qualche anno fa da Christie's a Roma, attribuibile al Nostro sulla base del classico cono d'ombra sulla guancia sinistra e su di una vaga rassomiglianza tra la figura del santo ed alcuni personaggi della Pesca miracolosa. Anche per il San Pietro (fig. 76) conservato nel museo Lazaro Galdiano di Madrid valgono le stesse considerazioni espresse nel commentare il quadro di identica iconografia, firmato, in collezione privata. La spiccata matrice riberiana lo accomuna alla tela precedentemente descritta, dalla quale differisce per i colori più accesi, che spostano in avanti di qualche anno la collocazione cronologica.


Fig. 75 - 76

 

<<capitolo precedente

torna su

prossimo capitolo>>